Su suggerimento di @Duc d’Otrante e a cura di @Ander Elessedil
Sono scoppiati questa mattina degli scontri nella regione contesa del Nagorno-Karabakh fra Armenia e Azerbaigian; ad ora si parla di qualche decina di morti fra i militari di ambo le parti, un elicottero azero abbattuto, un tank azero finito su una mina e alcuni villaggi conquistati dall’esercito azero, mentre da parte armena si lamentano perdite civili. Entrambe le parti si accusano a vicenda sia di aver iniziato gli scontri sia di colpi di artiglieria verso il territorio nemico.
L’Azerbaigian pare aver iniziato gli scontri (il Nagorno-Karabakh è una regione azera occupata dal 1994 dall’Armenia).
Articolo di AP: http://bigstory.ap.org/urn:pub
Articolo di Radio Free Europe: http://www.rferl.org/content/nagorno-karabakh-heavy-fighting-armenia-azerbaijan/27649973.html
Nell’articolo di AP l’Azerbaigian smentisce l’abbattimento del suo elicottero, ma ora a quanto pare lo conferma, vedi questo tweet:
Azerbaijan says MI-24 helicopter was shot down by Armenia while a tank was blown up by a landmine. At least 12 Azerbaijani soldiers killed.
— Mahir Zeynalov (@MahirZeynalov) April 2, 2016
Per alcuni osservatori sono i peggiori scontri in 22 anni, anche se scontri di basso livello avvengono ogni anno.
Per altri un modo per l’Azerbaigian di premere sulla Russia in vista di un importante vertice a tre sul futuro del Caspio, che si terrà il 7 aprile fra Russia, Azerbaigian e Iran.
La Russia è l’ago della bilancia:
Azerbaijan has a defense budget that exceeds Armenian national budget but Baku is still not sure what side Russia may take in this conflict
— Yury Barmin (@yurybarmin) April 2, 2016
Alleata di entrambi, ha molti più legami con l’Armenia che con l’Azerbaigian.
I risvolti geopolitici sono enormi, vedi anche solo questo tweet:
Armenia releases images of Azerbaijani ThunderB drone of Israeli origin downed & captured by the army. #Karabakh pic.twitter.com/oGkpBKiPI5
— Serge (@Zinvor) April 2, 2016
in cui viene mostrato un drone azero abbattuto. Il drone è di produzione israeliana.
Potrebbe risolversi tutto in una bolla di sapone, oppure sfociare in un’altra situazione di crisi in un’area pesante in questi ultimi anni.
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