A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Il 12 maggio scorso, Roberto Boccaccino ha seguito per il Tascabile un convegno sulla cosiddetta teoria della Terra piatta svoltosi presso l’Hotel Garibaldi di Palermo.
La teoria della Terra piatta, i cui seguaci fanno capo globalmente alla Flat Earth Society, si basa molto sinteticamente sull’idea che la forma sferica del nostro pianeta sia una bufala orchestrata e tenuta in piedi da una serie di “poteri forti” in maniera attenta e capillare. Secondo i terrapiattisti la forma della Terra è inequivocabilmente circolare e piana, una sorta di pizza sospesa in un universo anch’esso diverso da come lo conosciamo, e fondamentalmente ignoto. Il Polo Nord è al centro di questa pizza, mentre l’Antartide ne costituisce la circonferenza esterna, il limite invalicabile fatto di ghiaccio, il cornicione dopo il quale la pizza finisce e non sappiamo ancora cosa c’è. Una delle ipotesi è che ci siano ulteriori terre emerse, tenute segrete per motivi che potrebbero aver a che fare con presenze aliene, o basi militari, o enormi risorse sconosciute. A sovrastare tutto questo una cupola che, oltre a tenerci saldi sul piatto, ha anche la funzione di planetario: su di essa viene infatti proiettato il firmamento, le stelle e tutti i movimenti dei corpi celesti. Ogni prova che abbiamo per dimostrare il contrario è sbagliata o è un falso.
“Earth”by kristian fagerström is licensed under CC BY-SA 2.0
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