Dopo quasi 40 anni di latitanza e a due mesi dall’arresto in Bolivia, l’ex terrorista si è riconosciuto colpevole davanti al procuratore aggiunto di Milano, Alberto Nobili. “Io parlo delle mie responsabilità, non farò i nomi di nessuno”, l’ex esponente dei Pac. Mettendo a verbale anche una serie di considerazioni storiche sulle colpe del terrorismo: “Gli anni di piombo hanno sepolto la spinta culturale che era nata nel ’68. Abbiamo stroncato il movimento che avrebbe potuto portare l’Italia a livelli di progresso”
Lo riporta un articolo del Fatto Quotidiano.
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