A cura d @K.
Marta Bertagnolli racconta alcuni progetti per l’assistenza alle badanti in un articolo per l’Osservatorio Balcani e Caucaso.
Con l’inizio del nuovo anno in tutta Italia i progetti di accoglienza per persone richiedenti protezione internazionale stanno subendo, in ottemperanza alla cosiddetta legge “Salvini”, un progressivo ridimensionamento; primo passo che vorrebbe portare, visto il forte calo degli arrivi (derivato anche da un’indisponibilità ad accogliere chi viene salvato in mare e ad accogliere in progetto chi arriva via terra) alla futura chiusura dell’intero sistema di accoglienza.
Gli effetti immediati sono il taglio della scuola di italiano, del supporto psicologico e dei servizi di orientamento al lavoro, finalizzati all’integrazione dei neoarrivati. Stessa sorte qualche anno prima era toccata ad alcuni progetti e servizi nati per favorire il benessere e l’integrazione delle assistenti familiari, meglio conosciute come badanti, molte delle quali provengono da paesi post-socialisti, quali Romania, Moldavia, Ucraina e Polonia.
Immagine da Flickr.
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