Henry Farrell su Programmable Mutter parla della crisi dello «spazio pubblico» dovuta alle reti sociali.

Se si considera tutto questo, le tecnologie attraverso le quali vediamo il pubblico modellano il modo in cui lo comprendiamo, rendendo più probabile che ci ritroviamo in una situazione piuttosto che nell’altra. Come avrete sicuramente intuito, ritengo che Twitter/X, Facebook e altri servizi di social media siano proprio queste tecnologie per plasmare il pubblico. Molti dei problemi che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni deriveranno da pezzi di pubblico a cui è stato fatto perdere l’equilibrio. La distorsione da reti sociali riduce le probabilità che la democrazia sia un sistema in grado di risolvere i problemi e aumentano viceversa le probabilità che sia un sistema in grado di crearne.