A cura di @Guglielma Bon.
I cinesi, supportati da industrie canadesi, stanno costruendo in Tibet ferrovie, impianti idroelettrici e miniere. Le sostanze tossiche prodotte dall’attività mineraria finiscono nei fiumi e arrivano fino alla foce del Mekong. L’attività idroelettrica intacca luoghi sacri e danneggia gli ecosistemi rari e particolari dei fiumi d’alta quota. Altri impatti si vedono sulla fauna locale e sui costumi di popolazioni nomadi locali. Tutto questo è parte di una strategia per cancellare gli ultimi elementi di Tibet pre-Cina?
Ne parla Michael Buckley in questi due articoli, uno apparso sul New York Times e uno su Ecologists.
Immagine da pixabay.
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