Souvenir venduti in giro, il Mein Kampf in cima alle classifiche: i giovani indiani non sono nazisti ma ignoranti, e hanno scambiato il Führer per uno statista carismatico. Ma in un paese di 1,3 miliardi di abitanti, multietnico e con l’atomica, la cosa preoccupa. Come è successo? Lo spiega un articolo di Esquire:
Secondo il sociologo Navras Jaat Aafreedi, intervistato da Bloomberg, la popolarità di Hitler in India è scevra dall’antisemitismo che conosciamo in Europa: ha più a che fare con la profonda ignoranza degli studenti in materia, e con l’inadeguatezza del sistema scolastico. “Se Hitler non avesse indebolito l’impero britannico durante la Seconda Guerra Mondiale, gli inglesi non se ne sarebbero mai andati dall’India”: questo è il modo, ha spiegato il professore, in cui viene contestualizzata la storia tedesca.
Il presidente della comunità ebraica di Mumbai, Solomon Sopher, ha aggiunto: “Non siamo mai stati perseguitati da alcuna casta o credo religioso. Nemmeno dai musulmani”. Secondo Sopher il problema è piuttosto il “culto dell’eroe” presente nella società indiana, e l’ammirazione per i leader militari di successo, in un paese tradizionalmente debole nelle guerre e nella leadership. “Questo porta i giovani indiani ad ammirare Hitler”.
Immagine da Pixabay
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