Un sito di notizie, fatto dai commentatori

Come Hocke (e l’AfD) sono diventati orientali (DE)

12 commenti

David Begrich su Die Zeit parla dell’orientalizzazione del partito di estrema destra AfD, e spiega come quello che in origine era un movimento paleolibertario, nato nel cuore della Germania occidentale, nel corso di un decennio si sia proposto come il rappresentante della popolazione dell’ex Repubblica Democratica Tedesca (DDR). L’articolo parte da una campagna pubblicitaria di Björn Hocke, uno dei leader ddel partito, che si è fatto rappresentare in sella a una motocicletta vintage, una Simson S51. La Simson era un’azienda della Germania dell’Est che  che produceva motocicli e ciclomotori: i suoi veicoli, e in particolare i modelli a due tempi come la Simson S51, diventarono un mito nel paese, dove costituivano un mezzo di trasporto pratico e accessibile. Dopo la riunificazione per un po’ le Simson caddero nel dimenticatoio, sorpassate da modelli stranieri più moderni. In seguito però sono ridiventate popolari, e si sono trasformate in un simbolo nostalgico della vita nell’ex DDR, e della gioventù prima della caduta del Muro: le Simson rappresentano da un lato l’autopercezione dell’Est come una terra rustica e semplice, e dall’altro la resistenza alla cultura della Germania occidentale e alla globalizzazione. D’altra parte, l’esigenza di emancipazione che soddisfacevano è ancora oggi essenziale nell’ex Germania dell’Est, data la scarsità di mezzi pubblici e la bassa densità abitativa di buona parte della regione.

Già alle elezioni regionali del 2019 in Brandeburgo, Turingia e Sassonia, l’AfD cercò di allacciare un legame retorico con la coscienza storica dell’Est della Germania. Con slogan come “Completa la Svolta” o “Rivoluzione pacifica alle urne”, il partito si presentava come il custode della Rivoluzione pacifica (il movimento popolare che portò al crollo del regime comunista, NdM). Un piccolo gruppo di ex attivisti per i diritti civili della DDR protestò contro questa appropriazione, ma il loro grido d’allarme rimase per lo più inascoltato. Cinque anni dopo, l’AfD non si limita più a richiamare la specifica esperienza storica della Germania dell’Est di un cambiamento generalizzato; nella sua propaganda elettorale si appropria di aspetti dello stile di vita tedesco-orientale e della cultura quotidiana di quelle terre, con l’obiettivo di presentarsi come l’unica legittima e autentica rappresentante degli interessi dell’Est.
Anche Björn Höcke, cresciuto in Renania-Palatinato (nell’ex Germania-ovest, NdM), posa ora per manifesti e spot elettorali a bordo di una Simson, con lo slogan “Il nostro Est fa la differenza” – quasi nel ruolo di “super-Ossie“. (…) La cavalcata di Höcke sul motorino rappresenta un’altra variante di questa auto-edulcorazione dell’AfD, che le ha consentito di guadagnare terreno nell’Est, con l’obiettivo di una normalizzazione dell’estremismo di destra.


Commenta qui sotto e segui le linee guida del sito.