Un articolo apparso su The Submarine discute dell’identità antifascista della sinistra nella situazione politica attuale.
La parola “resilienza” è un prestito dal linguaggio della scienza dei materiali e della psicologia. Ha avuto grande successo prima in ambito aziendale e poi in ambito politico. Ormai è ovunque — anche nel nome del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza — e piace molto al centrosinistra.
[…]Resistenza indica una forma di opposizione attiva alle aggressioni, proprio come quella messa in campo dai partigiani.
[…]Oggi, l’antifascismo militante e i valori di libertà e uguaglianza della Resistenza sono portati avanti da associazioni e gruppi composti da cittadini comuni, piuttosto che dalla politica. Partiti e sindacati che si identificano come antifascisti negli ultimi anni hanno accettato sempre più regolarmente patti col diavolo in nome della scusante della settimana: la sicurezza, l’economia, “la legalità.”
Immagine da Flickr
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