A cura di @kennediarubicunda.
Nel maggio 2016 la Camera dei Deputati italiana ha approvato un Disegno di Legge sul “Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato” ora in esame al Senato. Se osservando i dati sul consumo di suolo tra il 2013 e il 2015 (una media di 35 ettari al giorno) è unanime l’accordo sulla necessità di una legge in materia, alcune critiche sono state volte al provvedimento.
In particolare, la Rete delle Professioni Tecniche (RPT) ha proposto nel corso dell’audizione del 17 gennaio 2017 presso le Commissioni Agricoltura e Territorio del Senato un approccio inverso rispetto a quello presentato: “Non una legge sul risparmio del suolo con riferimenti alla rigenerazione urbana, ma una legge che promuova la rigenerazione urbana come principale strumento per contrastare lo spreco di suolo”.
In un’intervista pubblicata da Il Giornale dell’Architettura il 28 febbraio 2017, Marco Dettori, presidente di Assimpredil Ance, sottolinea l’urgenza di adeguare la normativa sulla trasformazione e rigenerazione urbana parallelamente alla legge sul consumo di suolo, portando l’esempio della città di Milano, in cui è previsto nei prossimi 15 anni l’arrivo di trecentomila persone che avranno bisogno di nuovi spazi.
Interessante è anche la riflessione di Paolo Colarossi, Professore Ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica nella Facoltà di Ingegneria alla Sapienza di Roma, sul “consumo sostenibile” di suolo agricolo quando necessario per ottenere miglioramenti delle condizioni dell’abitare.
Immagine di Mark Dalmuder via Flickr, CC BY 2.0
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