Finalmente sull’app di tracciamento contatti italiana, Immuni, sappiamo qualcosa di più (se vi manca l’antefatto, ne ho parlato nella newsletter della scorsa settimana). Sono infatti usciti alcuni importanti chiarimenti. Innanzitutto è uscita una comunicazione del ministero dell’Innovazione che toglie di mezzo alcuni dubbi e dice che:
– l’app sarà volontaria
– funzionerà via Bluetooth (no Gps, no geolocalizzazione)
– si baserà su codice aperto, open source (licenza Open Source MPL 2.0) e “suscettibile di revisione da qualunque soggetto indipendente voglia studiarlo”
– i dati, raggiunta la finalità perseguita, verranno cancellati, “con l’eccezione di dati aggregati e pienamente anonimi a fini di ricerca o statistici”
– l’intero sistema integrato di contact tracing dovrà “essere interamente gestito da uno o più soggetti pubblici”
– l’applicazione “non dovrà accedere alla rubrica dei contatti del proprio telefono, non chiederà nemmeno il numero e non manderà SMS per notificare chi è a rischio”
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