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Cosa significa essere accusati anonimamente: Stephen Eliott e il caso Shitty Media Men [EN]

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A cura di @Pippero (modificato).

Stephen Elliott racconta in pezzo pubblicato da Quillette le difficoltà professionali e personali in cui è incorso a seguito di un’accusa formulata anonimamente nel documento noto come Shitty Media Men. Come raccontano lo stesso Eliott e, su The Cut, un articolo di Angelina Chapin, nell’ottobre del 2017 la giornalista Moira Donegan aprì un documento su Google Docs modificabile liberamente e in maniera anonima, in modo da raccogliere accuse e voci su comportamenti illeciti tenuti da parte di uomini che lavorano nel settore dei media. Il documento durò dodici ore e Donegan lo rimosse quando seppe che Buzzfeed aveva intenzione di pubblicare un articolo in merito. In quelle dodici ore il documento raccolse accuse anonime nei confronti di una settantina di uomini e fu copiato più volte. Donegan spiegò che lo spirito della sua iniziativa era stato frainteso e che Shitty Media Men sarebbe dovuto essere, nelle sue intenzioni, solo un luogo per condividere storie di molestie e stupri al riparo da vendette e insulti.

A carico di Eliott il documento riportava, tra le altre, accuse di stupro e molestie sessuali, con un impatto significativo sulla vita e la carriera di Eliott, il quale a da poco intentato una causa contro Donegan, senza che lui potesse contrastare efficacemente queste accuse.

“Ma, alla fine, capii che è semplicemente impossibile rispondere a un’accusa anonima. Ti ritrovi a confessare ogni peccato che tu possa aver commesso, reale o immaginario. Nel frattempo, il tuo accusatore non ha neppure un nome. La verità è che tutti abbiamo fatto un torto a qualcuno, in un qualche momento della nostra vita. […] È chiaro che, in qualche modo, Donegan non aveva bisogno di preoccuparsi, perché nessuno è innocente. Anche se non sei colpevole di quello che ti viene imputato, è probabile che ti sia macchiato di qualcosa. È una situazione Kafkiana. L’imputato può o rifiutarsi d’interagire, o provare a sostenere la propria innocenza specifica da una posizione di una colpa più generale. In ogni maniera, il processo si conclude prima che ogni difesa possa arrivare.”

 The Cut ha chiesto ad altri cinque tra gli uomini accusati in Shitty Media Men cosa pensano dell’iniziativa di Eliott.

Immagine da Flickr.


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