A cura di @NedCuttle(Ulm).
Un articolo di Andrea Daniele Signorelli pubblicato su Il Tascabile parla delle teorie che vanno sotto il nome di anarco-primitivismo, ideologia che nell’elaborazione di teorici come John Zerzan si contrappone al capitalismo, alla tecnologia e alla modernità in generale, propugnando un ritorno a uno stile di vita primitivo . Il pezzo si chiude con un’analisi della corrente culturale antagonista dell’anarco-primitivismo: il transumanesimo.
“Voglio vedere la società di massa diventare radicalmente decentralizzata, in comunità in cui si viva faccia a faccia”, spiega Zerzan a Gizmodo. “I primi umani avevano un approccio alla vita funzionale e non distruttivo, che non richiedeva, in linea di massima, molto lavoro, non oggettificava le donne ed era anti-gerarchico. Vi sembra un modello così arretrato?”. Ma nell’anarco-primitivismo non c’è solo l’idealizzazione di una primitiva età dell’oro; c’è anche il rifiuto degli effetti collaterali della società capitalista e tecnologica: “I progressi tecnologici hanno portato solo più lavoro. Questo è un fatto”, prosegue Zerzan. “Alla luce di tutto ciò, è davvero credibile chi oggi promette che una società ancora più tecnologica porterebbe a una vita di meno lavoro?”.
Immagine: Valle dell’Eden, Erastus Salisbury Field, dal Museum of Fine Arts Boston
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