A cura di @Ippolito Stefanoforo.
Un articolo di Vice critica il fenomeno della mancata rappresentazione di personaggi di colore nei videogiochi a sfondo medioevale citando motivi circa l’accuratezza storica di tale scelta.
Non è la prima volta che accade: l’accuratezza storica è stata già invocata (da sviluppatori o da videogiocatori) per giustificare l’assenza di persone di colore nel videogioco Kingdom Come: Deliverance di Warhorse Studios—ambientato nella Boemia del 1400—e in The Witcher 3: Wild Hunt di CD Projekt Red—ambientato in un mondo fantasy basato sulla Polonia medievale e il suo folklore. Eppure “il Medioevo non era totalmente bianco,” ha scritto a Motherboard via email la professoressa Dorothy Kim, insegnante di letteratura medievale alla Brandeis University e autrice di Teaching Medieval Studies in a Time of White Supremacy. “Lo dimostrano gli studi storici, l’archeologia, la produzione artistica, la produzione letteraria e culturale.”
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