Esiti gravidanze in Italia:

Sono stati pubblicati in questi giorni i dati Istat relativamente all’interruzione volontaria di gravidanza in Italia per l’anno 2012, che ha uno dei tassi più bassi d’Europa, e i cui tassi continuano a calare in modo quasi costante dal 1982 ad oggi.

Ed in questi stessi giorni la LAIGA (Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’applicazione della legge 194), che ha come scopo la tutela della salute delle donne e il rispetto della legge 194, segnala che i medici non obiettori in Italia sono solo uno sparuto 8,7% e non riescono assolutamente a rispondere alla richiesta.

Parallelamente, il Movimento per la Vita riporta cifre completamente diverse, parlando di 1,7 interruzioni della gravidanza a settimana per ciascun medico non obiettore: “Se non ci fossero in ballo delle vite umane si potrebbe dire che che non c’è da ammazzarsi di lavoro” riferisce Gianluigi Gigli, deputato di “Per l’Italia”.

E la proposta del presidente del Movimento per la Vita Carlo Casini è di una riforma dei consultori per valorizzare gli obiettori come una risorsa, in chiave di prevenzione, rendendo obbligatorio per le madri orientate all’interruzione il preventivo passaggio attraverso queste strutture onde essere messe a conoscenza anche di una strada alternativa all’aborto.

Un dibattito sempre aperto.

Immagine da Wikimedia Commons.