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Dead enough [EN]

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Su segnalazione di @errico

 

Su Aeon, Walter Glannon, pone la questione sulla fattibilità dell’apertura al prelievo degli organi da pazienti con una funzionalità cerebrale minima residua. Ad oggi, il prelievo degli organi viene effettuato a “cuore battente”: in pratica il donatore che è stato dichiarato morto cerebralmente viene tenuto artificialmente perfuso tramite macchinari che permettono di conservare gli organi fino all’avvenuto espianto. La proposta illustrata in questo articolo invece estenderebbe la possibilità di prelievo anche a coloro che non fossero cerebralmente morti, ma con funzionalità residue talmente minime da renderli “tecnicamente” tali. Vi sono diverse constatazioni sia a favore, sia a sfavore di questa ipotesi, illustrate nell’articolo segnalato, dal punto di vista sia etico sia pratico (a partire dal fatto che rischiare l’eutanasia se ci si dichiara donatori sarebbe un deterrente). Infine, segnaliamo che in Italia è presente un’associazione che è contraria ai prelievi a cuore battente (e quindi di fatto ai trapianti), che sicuramente non sarebbe molto lieta nel sentire la proposta di cui sopra.

 

Immagine da pixabay


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