A cura di @NedCuttle21(Ulm).
Un articolo di Scienza in Rete indaga la passione di Leonardo da Vinci per la botanica.
Nel “Trattato della Pittura”, di origine cinquecentesca, basato su annotazioni di Leonardo da Vinci (Anchiano, Vinci 15 aprile 1452 – Amboise 2 maggio 1519) e oggetto nel corso dei secoli di numerose riedizioni1, il sesto capitolo è intitolato “Degli alberi e verdure”. Qui Leonardo affronta soprattutto argomenti tecnici sulle modalità di raffigurazione delle piante nei dipinti in relazione alla luce e alla prospettiva, ma non mancano spunti e osservazioni più strettamente botaniche.
Come spesso evidenziato anche per altre discipline scientifiche, l’acuto spirito di osservazione di Leonardo anticipa alcuni concetti che prenderanno corpo e saranno formulati in modo compiuto solo dopo di lui, con lo sviluppo della botanica come disciplina scientifica indipendente. Dalla lettura del capitolo sopracitato, ad esempio, si evince come egli avesse già riconosciuto i due principali tipi di infiorescenza (definita o indefinita), di foglie (semplici e composte), di portamento degli alberi (monopodiale o simpodiale); i concetti base della dendrocronologia (ossia lo studio degli anelli di crescita degli alberi in relazione all’ambiente) e la fillotassi (le varie modalità con cui le foglie possono distribuirsi sui rami).
Immagine da wikimedia.
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