Su suggerimento di @alessandromeis.
Giovanni Bottiroli recensisce il libro di Diego Marconi “Il mestiere di pensare”. Lo fa confrontando il successo e la conoscibilità di alcuni filosofi continentali (da Foucault a Deleuze arrivando a Zizek) con l’ostico fortino degli analitici.
Possiamo concludere con una metafora (che è un tipo di argomentazione, anche se non apprezzato da Marconi). Chi vuol capire i limiti della filosofia analitica, dovrebbe rammentare la storiella dell’ubriaco che, di notte, avendo smarrito il suo orologio in un vicolo buio, lo cercava sotto un lampione: quando gli chiesero cosa mai sperasse di trovare, si giustificò dicendo che quello era l’unico posto illuminato. Togliete l’ubriachezza, e avrete il filosofo analitico.
Immagine da Wikimedia Commons
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