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Dengue, diminuire i casi utilizzando un batterio

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Monica Panetto parla di dengue e del World Mosquito Program per il Bo Live:

A poca distanza da uno dei nostri ultimi servizi, torniamo a parlare di dengue: stando ai dati presentati lo scorso 22 ottobre al meeting annuale dell’American Society of Tropical Medicine and Hygiene di Chicago, le città colombiane di Bello, Medellín e Itagüí – secondo quanto riferisce Nature (alt)– hanno registrato negli ultimi anni una riduzione dell’incidenza della patologia del 95-97%. Katie Anders, epidemiologa della Monash University di Melbourne, spiega che ciò è avvenuto in seguito alla massiccia distribuzione di zanzare Aedes aegypti infettate con batteri del genere Wolbachia in una delle regioni più popolate della Colombia.

I ricercatori del World Mosquito Program che l’abilità di trasmettere malattie delle zanzare Aedes aegypti diminuisce una volta infettate dal batterio Wolbachia. Inoltre l’infezione viene passata alla progenie, aumentando quindi la popolazione di zanzare portatrici di Wolbachia e diminuendo l’incidenza di dengue nella locale popolazione:

 i risultati sono stati pubblicati nel 2021 sul New England Journal of Medicine: in quel caso è stata rilevata una riduzione del 77%  dell’incidenza di dengue confermata virologicamente nelle aree trattate con il “metodo Wolbachia” rispetto alle aree non trattate.


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