5Dopo la presentazione della Prima della Scala uscita su Hookii una settimana fa, ecco un nuovo approfondimento sul Don Carlo che inaugurerà la stagione, che questa volta si concentra sul cast e sulla scenografia.

Il Don Carlo di Verdi ha inaugurato la stagione lirica della Scala ben cinque volte dal dopoguerra, da quando la prima si rappresenta il giorno di S. Ambrogio. Insieme a Otello è l’opera che ha iniziato la stagione più volte.

La prima volta nel 1968 l’opera fu rappresentata alla Scala con un cast eccezionale, composto dal baritono Pero Cappuccilli, dal basso Nicolaj Ghiaurov, dal tenore Bruno Prevedi e dal  mezzosoprano Fiorenza Cossotto, direttore Claudio Abbado e regia di Jean-Pierre Ponnelle.

Successivamente si replicò nel 1977, con direttore Abbado, la regia di Luca Ronconi e un cast molto simile al primo (con Piero Cappuccilli, Nicolaj Ghiaurov, José Carreras, Mirella Freni e Elena Obrastzova).

La terza volta nel 1992, direttore Riccardo Muti, con Luciano Pavarotti, Samuel Ramey, Paolo Coni, Daniela Dessì e alla regia Franco Zeffirelli.

Invece nel 2008 il Don Carlo ha aperto la stagione alla Scala con la direzione di Daniele Gatti e il cast composto da  Ferruccio Furlanetto, Stuart Neill, Fiorenza Cedolins, Dalibor Jenis. Con la regia di Stéphane Braunschweig questa edizione fu sicuramente la meno interessante come voci, regia e direzione.

Il prossimo 7 dicembre, con la direzione di Riccardo Chailly il cast è praticamente il meglio che possiamo avere in questo periodo storico:  Francesco Meli (tenore), Luca Salsi (baritono), Michele Pertusi (basso), Anna Netrebko (soprano) e Elīna Garanča (mezzosoprano).

Il cast di questa Prima:

Entrando nel merito della musica e delle romanze presenti nell’opera verdiana, quattro sono le arie più rappresentative del Don Carlo.
In primis il bellissimo duetto tra il tenore Don Carlo e il baritono Don Rodrigo nel secondo atto. A tal proposito ascoltiamo una bellissima registrazione audio con protagonisti il baritono statunitense Robert Merrill e il tenore svedese Jussi Bjorling.

Quindi nel quarto atto prima la romanza principe del basso Filippo II “Ella giammai m’amò”, qui nella magistrale interpretazione del ravennate Ezio Pinza.

Sempre nel quarto atto ritroviamo l’aria “O Carlo ascolta”, cantata dal baritono Don Rodrigo, qui la scelta ricade sull’eccelso senese Ettore Bastianini.

Nella stessa aria vogliamo aggiungere l’interpretazione del babbo di Guidarello, in una registrazione dei primi anni 70.

E infine nel quinto atto la grande aria del soprano Elisabetta di Valois “Tu che le vanità”, in questo caso ascoltiamo la performance di Maria Callas.