Le architetture tradizionali dei luoghi a clima molto caldo avevano sviluppato una serie di tecniche di sorprendente efficacia contro il calore. Con l’invenzione dell’aria condizionata, non se ne è più tenuto conto e ci si è semplicemente affidati agli impianti di condizionamento, con il risultato che ad oggi l’aria condizionata contribuisce in maniera assai pesanti ai consumi energetici.
Forse è il caso, sostiene un articolo del Financial Times (link alternativo), di ricominciare a progettare gli edifici in maniera più consapevole del contesto e di utilizzare e migliorare quelle antiche tecniche. Magari partendo anche dal presupposto che un po’ di caldo, forse, si può anche sopportare.
For some architects, interest in the ecological innovations of vernacular architecture is coupled with renewed cultural emphasis on the local. “There is a dissatisfaction with the flat architectural language [of] the International Style — every city is becoming the same, and there is a reawakening of interest in the green movement,” says Lucio Frigo, founder of Materia Inc, a sustainable urban development company. “People are now saying: ‘let’s rebuild the connection with tradition’.”
Foto: Desmond Kavanagh (con una caption molto interessante)
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