A cura di @Anonima.
L’Osservatorio Balcani e Caucaso recensisce il nuovo libero dello storico Raoul Pupo sulla storia di Fiume dal diciottesimo secolo in poi. Letture ha intervistato l’autore.
È una città simbolo in cui si concentrano alcune delle dinamiche della contemporaneità nell’Europa di mezzo: conflitti nazionali che mettono in crisi le appartenenze di antico regime; passaggio di una città plurale come la Fiume asburgica, da un impero plurinazionale a degli “stati per la nazione”, prima l’Italia e poi la Jugoslavia; ambìta posta della competizione di potenza fra Roma e Belgrado dopo la Grande guerra; palcoscenico della nuova destra europea, moderna ed eversiva, generata dal conflitto e dalla conseguente crisi; oggetto dopo la seconda guerra mondiale di un “urbicidio”, nella forma di un ricambio pressoché completo di popolazione, così come Leopoli e Könisberg ed ancor prima Salonicco e Smirne; luogo storico del tentativo fallito di alcune migliaia di italiani provenienti dalla Penisola di costruire un’italianità alternativa nella Jugoslavia comunista.
Immagine da Flickr – Vladimir Tkalčić.
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