Il Fatto Quotidiano riflette sulle ataviche irregolarità edilizie e la scarsa cura del territorio che caratterizzano ormai l’Italia.

Proprio Ischia, quattro anni fa, era stata oggetto di un effimero scontro politico durante il governo gialloverde a proposito del decreto sul Ponte di Genova. Intervenuto a Mezz’ora in più, Giuseppe Conte si è difeso dall’accusa di aver avallato un condono nell’isola, attribuendosi solo la volontà di velocizzare l’iter di pratiche pre-esistenti sui condoni promossi da Craxi e Berlusconi, nonostante il titolo dell’articolo 25 del decreto approvato nel 2018 fosse «Definizione delle procedure di condono». Le memorie dell’ex senatrice M5S Paola Nugnes:

Ma nell’estate del 2018 come si arrivò all’articolo 25 su Ischia nel decreto Genova? «Luigi vuole assolutamente il ‘condono ad Ischia‘, così mi fu detto dal legislativo quando presentai l’emendamento soppressivo, mi ricordo perfettamente la chiamata, mi arrivò minacciosa che ero sul treno e quelle parole mi fecero rabbrividire per il tono», ha scritto sui social dopo la tragedia Paola Nugnes, ex senatrice dei 5 stelle. Il Luigi citato è ovviamente Di Maio, all’epoca vicepremier e capo politico dei 5 stelle. «Avevo provato a spiegare in tutte le sedi le conseguenze di quella scelta – ha proseguito – ma ogni volta, sia il legislativo, che la comunicazione che Vito Crimi, sottosegretario, dopo un ascolto che mi sembrava attento, mi rispondevano: Noi di questo non ne sappiamo niente, quello che sappiamo è che lo vuole assolutamente Luigi di Maio».

(Integrazione di @RNiK) Alessandro D Amato su Open ricostruisce la storia del «decreto Ischia» del 2018, passato in parlamento grazie ad una maggioranza trasversale.

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