A cura di @Perodatrent.
Un fumatore ha visto respinta anche in Cassazione la causa civile contro il produttore delle sigarette e i Monopoli di stato per il risarcimento del tumore provocato dalle sigarette.
La Corte quindi ha ritenuto che la circostanza che il fumo faccia male alla salute è un fatto socialmente notorio, anche se per ragioni culturali, sociali o di costume il vizio del fumo era più accettato.
E ha sostenuto anche che la nicotina non può annullare la capacità di autodeterminazione del soggetto ‘costringendolo’ a fumare, senza possibilità di smettere, dai due ai quattro pacchetti al giorno.
E ha anche giudicato il vizio continuato “un atto di volizione libero, consapevole ed autonomo di soggetto dotato di capacità di agire, quale, appunto, la scelta di fumare nonostante la notoria nocività del fumo”.
Immagine da Wikimedia Commons.
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