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Gasperini varca il confine e attacca i capi ultras. Il calcio si gira dall’altra parte

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Su suggerimento di @d “gastone” ds

Non era mai capitato. E chissà quando ricapiterà. Un allenatore di calcio che va in tv, fa i nomi dei capi ultras e dice chiaro e tondo che loro godono quando la squadra perde.
È capitato a Genova, sponda rossoblù. Ed è successo grazie a Gian Piero Gasperini.

La scorsa settimana, dopo la partita Genoa-Palermo che ha visto la contestazione da parte di alcuni gruppi di tifosi della Gradinata Nord rossoblu (dove campeggiava uno striscione che recitava “Il vostro progetto è inesistente, fuori dal cazzo allenatore e presidente”), l’allenatore della squadra genovese ha pronunciato dure parole contro i contestatori – Genova sponda genoana non è nuova a tensioni anche forti tra squadra, società e tifosi – facendone nomi e cognomi e sottolineando come questi soggetti siano contenti se la squadra perde. Una posizione di netta rottura, ripresa nell’editoriale di Massimiliano Gallo su Il Napolista.

 

Immagine di Roberto Vicario via Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0


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