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Giornalismo eterogeneo

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Su suggerimento di @Oppenheimer_ia

Ieri abbiamo parlato dei problemi del giornalismo, commentando un’intervista a Gianni Mura e le dichiarazioni del direttore de L’Unità Erasmo D’Angelis sul “giornalismo 2.0”: oggi proponiamo due articoli, uno più recente ed uno del 2012, su due giornalisti che si occupano di esteri, ed in particolare di medio oriente, di cui non si parla molto. Due articoli su fatti di segno opposto, a testimonianza di quanto possa essere eterogeneo lo scenario del giornalismo italiano.

Il primo giornalista è Guido Olimpio, editorialista del Corriere che si occupa di terrorismo, sicurezza ed intelligence e che al Corriere ha ricoperto in passato il ruolo di vice caposervizio esteri, vice responsabile degli Esteri e corrispondente da Israele. Il fatto che lo vede coinvolto è la sua condanna per diffamazione del dicembre 2012 nei confronti di due banchieri di Lugano, da lui indicati come finanziatori del terrorismo, in un processo nel quale il giornalista produsse a sua difesa documenti dei servizi segreti. Lo racconta il legale difensore dei due banchieri, Nada e Himmat, in una lunga intervista a Silvia Cattori, giornalista svizzera indipendente.

Il secondo è Mauro Mondello, giornalista freelance, corrispondente di guerra e documentarista, che ha collaborato con Repubblica, Panorama, Il Reportage, die Zeit, Le Monde, Left, Radio Rai, Peace Reporter, Avvenire, Rivista Studio. Il 2 marzo scorso ha infatti vinto a Berlino il premio “L’italiano dell’anno”, riconoscimento attraverso il quale il Com.It.Es (il “Comitato degli Italiani all’Estero”) si propone di premiare  “due personalità, un uomo e una donna, che si sono distinte nella comunità italiana”. In questa intervista a Italian Kingdom il giornalista racconta le sue esperienze ed il suo lavoro da freelance.

 

Immagine da Wikimedia Commons, Public Domain


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