A cura di @Mirror.
In occasione della prossima uscita del nuovo adattamento cinematografico di “IT”, si ritorna a parlare del romanzo di Stephen King e delle sue peculiarità:
Il fascino di IT viene da una sintesi, in apparenza impossibile, tra indagine psicanalitica, fantasmi, e speculazione filosofica sulla ciclicità dell’esistenza. Per questo il pubblico sente una vicinanza e un’appartenenza ad un romanzo pieno di orrori e bambini uccisi.
(…)
Resta uno dei pochi romanzi moderni realmente infestati e capace di far parlare i fantasmi con la voce del lettore stesso. Dovrebbe essere isolato dalla produzione kinghiana come unicum trasversale che infrangere il genere e lo rende altro da sé.
Non è assolutamente un romanzo perfetto. È ingabbiato in un manicheismo a tratti irritante, a volte stucchevole, e ricorre ad un’iconografia sempre più lontana dal presente e di difficile approccio; ma è una porta aperta sul perturbante di uno scrittore che ha abdicato alle proprie barriere mentali per infestare una generazione intera.
Immagine da Wikimedia Commons.
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