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Gli atomisti antichi sono fikissimi

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Dopo un’assenza di cinque anni, il canale Youtube Polinerdeya presenta un video sugli atomisti greci: filosofi che spiegavano l’origine del mondo attraverso gli atomi.

Dunque gli atomisti avevano anticipato il moderno concetto di atomo, così come ce lo hanno spiegato la fisica e la chimica moderne?

Beh, non proprio…

Per gli atomisti il mondo era fatto da atomi, particelle di forme diverse aventi caratteristiche tali da influenzare il mondo dei sensi come lo conosciamo. Il primo fra questi filosofi fu Parmenide, che sosteneva l’immobilità dell’essere e l’illusione del cambiamento. Per Parmenide il movimento è un’illusione dei sensi, in quanto il cambiamento non può esistere, dato che l’Essere è eterno, immutabile, e perfettamente sferico. Diceva in fatti Parmenide, in uno dei pochi frammenti che ci sono arrivati dalla sua opera “Sulla Natura”:

è necessario sia dire che pensare che l’Essere è. Infatti l’Essere è ma Niente non è. Queste cose ti ordino di considerare

Chiarissimo, no?

Il pensiero di Parmenide tuttavia è stato però fondamentale per i filosofi che lo hanno seguito, in quanto hanno dovuto trovare delle spiegazioni che giustificassero i concetti di movimento e cambiamento che, ricordiamolo, per Parmenide erano pura illusione.

Per porre rimedio all’impossibilità dell’esistenza di movimento, cambiamento e differenza, i filosofi antichi utilizzarono la teoria degli elementi: acqua, aria, terra, fuoco. Questa teoria risolve i problemi posti da Parmenide perché, nonostante gli elementi di fondo non cambino mai, i diversi modi che hanno ci combinarsi fra loro giustificano il cambiamento che gli esseri umani vedono in Natura.

Dopo Parmenide i pionieri dell’atomismo sono stati Leucippo, Democrito ed Epicuro. Con piccole differenze fra le loro filosofie, essi condividevano un’idea base: il mondo è fatto di atomi, particelle indivisibili ed eterne che si muovono nel vuoto, ciascuno con una forma unica, e che si combinano in modi casuali per formare tutto ciò che esiste.

il mondo degli atomisti è fatto di particelle materiali che si muovono e tutto il resto è solo una percezione dei nostri sensi. Perciò tutto veniva spiegato con la forma degli atomi: ad esempio si pensava che l’amaro fosse causato dagli atomi appuntiti che pungevano il palato, mentre il dolce era dovuto ad atomi più rotondi e lisci che scivolavano più facilmente sulla lingua.

Una teoria che, pur lontana dalla scienza moderna, anticipa in modo sorprendente alcuni suoi concetti, come la materialità dell’universo e l’assenza di un intervento divino nella sua formazione.

In un’epoca in cui il pensiero scientifico come lo intendiamo oggi non esisteva ancora, questi filosofi hanno gettato le basi per un approccio razionale alla realtà, in quanto secondo la loro filosofia il mondo, così come lo conoscevano, sarebbe nato per caso dal caos e si sarebbe sviluppato senza l’intervento della divinità.

 

 


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