Tra il 1944 e il 1945, Ancel Keys e il suo gruppo di ricercatori dell’Università del Minnesota condussero uno studio sugli effetti fisiologici e psicologici della malnutrizione negli esseri umani.
L’obiettivo del Minnesota Study era comprender il modo migliore per offrire assistenza ai paesi europei ed asiatici colpiti dalle carestie durante la Seconda guerra mondiale. Centinaia di volontari — in gran parte obiettori di coscienza — si presentarono e fra questi 36 furono scelti e sottoposti ad un regime di restrizione calorica (circa −1000kcal al giorno). Un PDF del Eating Disorders Network illustra i risultati.
Chi arrivò alla fine dei sei mesi (durata dell’esperimento) non andò solo incontro ad una grave perdita di peso, ma anche a cambiamenti della psiche:
Uno dei risultati più sorprendenti dell’esperimento fu che i partecipanti trovavano sempre più difficile concentrarsi su cose «normali»; ogni pensiero era sul mangiare. Il cibo divenne l’argomento principale della conversazione, della lettura e dei sogni ad occhi aperti. Molti cominciarono a leggere libri di cucina e a collezionare ricette, mentre altri si interessarono a raccogliere vari utensili da cucina. Un partecipante iniziò persino a rovistare nei cassonetti della spazzatura nella speranza di trovare qualcosa di commestibile.
Ansia, depressione, calo del desiderio si aggiungevano ad «funzioni sociali» ridotte:
La maggior parte dei volontari ha sperimentato un cambiamento significativo nel loro comportamento sociale. Sebbene all’inizio fossero piuttosto socievoli, divennero progressivamente più ritirati e isolati. L’umorismo e il senso di amicizia e cameratismo diminuirono notevolmente in mezzo a crescenti sentimenti di inadeguatezza sociale. La socialità in generale, cambiarono drammaticamente. Gli uomini divennero riluttanti a pianificare attività, a prendere decisioni e a partecipare ad attività di gruppo… passavano sempre più tempo da soli. Divenne «troppo faticoso» avere contatti con le persone.
Nell’ultimo mese dello studio ai partecipanti furono gradualmente concessi pasti più sostanziosi fino a ritornare ad un peso adeguato. Ciò nonostante gli effetti dellla malnutrizione tardarono a scomparire, e molti volontari trovarono una piena normalità solo dopo molti mesi.
Immagine: Bordier du Bignon, Asclepio scaccia la morte mentre Cerere dà latte agli affamati.
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