Su suggerimento di @mambombuti.

 

Alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno identificato le caratteristiche che contribuiscono a rendere un “gruppo” ed una comunità “smart”, intelligente ed efficiente. Lo studio è stato poi replicato in un contesto online, per valutare eventuali differenze tra dinamiche di gruppo reali e virtuali.
Il dato più significativo è che, sia nelle interazioni faccia a faccia che in quelle online, i gruppi che funzionano meglio non dipendono dall’intelligenza dei singoli, ma dalla capacità di comunicare, leggere le emozioni altrui e partecipare in modo equo: l’hanno chiamato Fattore C.

 

Immagine tratta da Pixabay