“Il mondo è cambiato, ma la mafia non ha fatto che adattarsi; essa è oggi quella che è sempre stata fin dalla sua origine: una società segreta cementata dal giuramento che insegue il potere e il denaro coltivando l’arte di uccidere e di farla franca”. Quel che lo storico John Dickie ha scritto per Cosa Nostra (estensibile alle altre mafie) va condiviso in toto, magari aggiungendo all’arte di uccidere quella di corrompere e di pescare sempre nuovi complici nella inesauribile “zona grigia”. A cambiare siamo invece noi: noi Stato, noi cittadini.
In questo articolo di G.C.Caselli uscito sul Fatto Quotidiano online nella sezione dei blog si spiegano alcune ragioni per opporsi alla prospettata attenuazione dell’ ergastolo ostativo anche per i non pentiti di mafia.
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