A cura di @Dan Marinos.
Un programma televisivo danese ha denunciato H&M di aver bruciato in diversi anni 60 tonnellate di abiti invenduti. La casa di moda sostiene fossero capi che – per difetti di produzione o di stoccaggio – non potevano essere più venduti, e che rimane alto il focus dell’azienda nel perseguimento dell’economia circolare. I giornalisti che hanno sollevato lo scandalo ritengono, dopo aver fatto effettuare controlli di qualità, che fossero vestiti ancora indossabili. Al di là della questione sull’indossabilità, la vicenda pone i riflettori sulla sostenibilità del modello di business “fast-fashion”.
Immagine da Wikimedia Commons.
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