Su suggerimento e a cura di @Ullallà
Oltre al problema delle armi e delle sparatorie di massa, gli Stati Uniti affrontano da tempo il problema del razzismo e del sessismo. All’indomani dell’ennesima strage ad opera di un uomo di razza bianca (quella alla Planned Parenthood clinic in Colorado) un’interessante riflessione sul NyMag prova ad analizzare le reazioni e il linguaggio differenti usati per raffigurare gli uomini bianchi che si macchiano di crimini brutali e le vittime appartenenti ad altre categorie (ad esempio neri e donne). Citando alcuni articoli della stampa americana, l’autrice nota una tendenza all’umanizzazione e all’empatia nei confronti del maschio bianco, una narrazione in un certo modo giustificatoria delle sue debolezze e della sua alienazione, che manca quando il personaggio da raccontare è un ragazzino nero vittima della polizia o una donna, ai quali non si concede la stessa varietà di sfumature.
Immagine di Beercha via Flickr, CC BY 2.0
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