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I controlli della Finanza e la «pazza» assunta in nero: tutte le bugie di Angelini

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Il Domani riepiloga la vicenda che ha interessato Roberto Angelini, conosciuto ai più come musicista nella resident band di Propaganda Live.

Tutto comincia giovedì 13 maggio, quando in un post su Facebook, Angelini si sfoga per “15 mila euro di multa per lavoro in nero”.

Questa non è la faccia del musicista che siete abituati a conoscere. Questa è la faccia di un ristoratore (si, ho un ristorante) che ha appena scoperto di essere stato denunciato da un’“amica” alla guardia di finanza. […] Ho comprato un furgoncino per le consegne e fatto lavorare amici che avevano bisogno. […] E poi…
15 mila euro di multa per lavoro in nero.
A me… Che ho avuto sempre tutti in regola e non essendo del mestiere, non avrei neanche saputo come fare.
Capisco tutto, capisco le giuste lotte per riconoscere i diritti dei rider che lavorano per grandi multinazionali del delivery, ma un piccolo impreditore cosa avrebbe potuto fare?
Mi sembrava pure di fare del bene.
Pensa te.
Pagheró, non è questo il punto.
E se non avessi potuto pagare?
Per colpa di una pazza incattivita dalla vita sarei stato costretto a chiudere e mandare a spasso 10 persone.

Il giornale annota come non siano mancate manifestazioni di “solidarietà”:

Il post che attacca la lavoratrice in nero, paradossalmente, ha ad oggi 44mila e ottocento reazioni. Di cui 5.893 “cuori” solidali. Anche cantanti famosi, scrivono i giornali, come Jovanotti, Elio, Emma Marrone, Elodie apprezzano lo sfogo di Angelini. Il cantautore The Niro, come i fan della trasmissione Propaganda, è convinto della sua buona fede: «Mi dispiace tanto Bob, ti mando un grande abbraccio» ha scritto sotto al post.

Eppure, la verità sembra essere un’altra: tramite un post su Instagram Flaminia Giuliani – assistente sociale presso l’associazione Libellula – dà la versione della rider “perché la mia amica ha paura di esporsi dato l’ambiente in cui lavora, in quanto la risonanza mediatica di Roberto Angelini non è minimamente paragonabile alla sua”.
E il Domani ricostruisce la faccenda: la rider era stata fermata nel mese di marzo – in pieno periodo di zona rossa – perché in giro oltre l’orario del coprifuoco. A partire dall’autodichiarazione per motivi di lavoro, la Guardia di finanza avvia delle verifiche

E scopre che la “traditrice” lavorava in nero addirittura dall’estate del 2020, ed era «pagata in contanti». Il ristorante è quello di Angelini. Dopo aver fatto ulteriori accertamenti nella banca dati dell’Inps, parte così la multa da 7.200 euro. Una sanzione “in diffida” prevista se il dipendente in nero viene poi assunto dal datore di lavoro pizzicato a commettere irregolarità. Se invece il titolare si rifiuta di regolarizzare la posizione del lavoratore in nero, si sale a 14.400 euro. La cifra denunciata dal post di Angelini che – dunque – non sembrava fino a giovedì voler assumere l’amica.

Posto di fronte alla ricostruzione, Angelini si è scusato

Riconoscendo «tutti gli errori. Sono stato ingenuo, è colpa mia. Ho avuto la “sensazione” di essere stato denunciato, ma anche questo è stato un errore, mi scuso anche di questo».

Poi, a chi gli chiede se fosse così arrabbiato con la rider perché ha solo detto la verità durante i controlli della Finanza, dice: «No, non le avrei mai chiesto di mentire»
[…] All’amica proporrà di continuare a lavorare: «Da parte mia non ci sarà alcun comportamento strano. È stata una botta nel cervello. Propaganda? Mi hanno detto “Ma perché non suoni e basta?”. Praticamente in coro. Li ho messi in cattiva luce, con tutti i servizi di Diego (noto anche come Zoro, ndr)… e poi c’è un coglione che assume in nero».

Immagine da Wikimedia Commons


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