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I furbetti della Cig

I furbetti della Cig

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Luca, dipendente di una delle più importanti agenzie per il lavoro attive in Italia, era in Fis: “Ma non potevo rifiutarmi di lavorare, dopo la richiesta diretta di un superiore. Alla terza volta che lo fai, sai che l’azienda ne terrà conto quando si parlerà di contratti. Alla fine non stacchi mai”. Simone, cuoco in un ristorante di Verona: “Il proprietario ci paga per le 20 ore a settimana che dichiara, ma io ne sto lavorando anche 60. Il resto arriva dall’Inps”. Andrea Lovisetto, segretario locale della Filcams Cgil: “Centinaia di segnalazioni ma le persone non denunciano. Basta guardare il fatturato: come può essere uguale a prima se sulla carta la metà dei dipendenti erano in cassa?”

Ne parla il Fatto Quotidiano.


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