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I talkshow e il pluralismo

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Su suggerimento di @Charlie.milk.

 

Il format dei talk show televisivi che si occupano di politica hanno spesso una struttura discutibile, che Luigi Manconi prende in esame per parlare di un’affermazione di Gianluca Buonanni a Piazza Pulita, riguardo ai rom, di fronte a Djana Pavlovic.

Una strutturazione della discussione che può essere dovuta ad una distorsione dell’idea di pluralismo. Il sociologo si ritrova quindi d’accordo con l’opionione di Lerner, su quest’avvenimento:

Spiegando come quell’episodio corrisponda a una sorta di format televisivo assiduamente reiterato (e oggi concentrato, in particolare, sull’ostilità contro rom e sinti), Lerner ha proposto un antidoto, “rapido efficace, silenzioso: basta dire no grazie. O noi o loro. Non partecipare a quelle oscene rappresentazioni. Lasciare vuote le sedie dei talk show che invitano ogni giorno Salvini, Borghezio, Buonanno”.

 

Immagine da Wikimedia Commons

 


 

Dai commenti:

@mkln segnala un articolo di The Convesation sul tema, soprattutto su “cos’è un opinione”.

@Marco Braghin linka un post di Gilioli dove parla della “catena del peggio”.

@AF cita invece il caso della conduttrice che taglia l’islamista in diretta.


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