Un articolo di Salvation South ripercorre la biografia di James Reese Europe, pianista di Mobile, Alabama, considerato uno dei primissimi compositori e arrangiatori jazz.
Trasferitosi a New York, fondò ad Harlem il Clef Club, teatro-società-sindacato- per musicisti afroamercani e fu fondatore dell’Orchestra del Club, composta da più di 100 elementi e che fu la prima formazione afromaericana ad esibirsi alla Carnegie Hall di New York, portando sugli assi dello storico teatro i primi bagliori della musica jazz, anticipando di anni George Gershwin e Benny Goodman.
Arruolato in guerra nel 1917, fu tenente e direttore di banda militare al 369esimo fanteria, suonando in giro per l’Europa e soprattutto in Francia; ma la sua orchestra si distinse anche sul campo di battaglia, essendo il primo plotone afroamericano a guidare truppe sul campo.
Fondamentale figura musicale, le sue registrazioni pre e post Prima Guerra Mondiale sono considerate una sorta di primo lampo jazz; una nuova forma d’arte afroamericana che poi, pochi anni dopo, sarebbe stata ripresa dalle band Dixieland della Lousiana.
A metà tra la figura di transizione e l’innovatore, Reese tornò in America alla fine della Guerra e li morì poco dopo, colpito a morte durante una disputa tra i batteristi della sua orchestra.
Quest’anno il pianista Jason Moran ha inciso un bellissimo disco dedicato alla figura di Europe: “From The Dancehall To The Battlefield”, considerato una delle migliori incisioni dell’anno.
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