A cura di @Anna.
Michele Weiss illustra su IL il dibattito che sta avendo luogo in Germania sulla figura del pittore Emil Nolde.
Fino a ieri passava per la vittima più insigne dell’epurazione nazista degli artisti tedeschi: il suo quadro più celebre – la Crocifissione del 1912 –, era la copertina della tristemente famosa mostra nazista del 1937 di Monaco di Baviera sull’“arte degenerata”, con all’interno opere di artisti scomodi al regime: stranieri, oppositori politici e, naturalmente, cittadini tedeschi di origine ebraica. Grazie a quella scomodissima – ai tempi – etichetta di “artista degenerato”, Nolde nel Dopoguerra divenne un martire, il tedesco buono vittima del regime. In realtà, e neanche troppo segretamente, era un fervente nazista anche lui, con tanto di tessera del partito staccata agli albori del regime.
Immagine da Flickr.
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