Arriva dal Consiglio Ue l’accordo sulla direttiva rider che inciderà sia sull’economia digitale sia sui diritti dei fattorini. Il via libera arriva dopo che Grecia ed Estonia hanno ritirato le proprie obiezioni a riguardo (anche se rimangono contrastanti le posizioni di Francia e Germania dove quest’ultima si è astenuta dal voto finale).
Il principale elemento del compromesso raggiunto ruota sulla presunzione legale che aiuterà a determinare il corretto status occupazionale delle persone che lavorano nelle piattaforme digitali. Spetterà agli Stati membri (sulla base dei contratti collettivi e normative giuslavoristiche) stabilire i criteri che indicano controllo e direzione da parte dei datori di lavoro. Tali criteri saranno necessari per far scattare la presunzione di rapporto subordinato. Ci sarà quindi l’inversione dell’onere della prova, ovvero lo spostamento dal lavoratore alla piattaforma dell’obbligo di raccogliere le prove per dimostrare che un lavoratore è veramente autonomo.
Ne parla Europa Today in questo articolo.
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