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Il Kazakistan abbandonerà l’alfabeto cirillico

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A cura di Festina Lente

Fino agli inizi del secolo scorso la lingua kazaka, una lingua di ceppo turco, utilizzava una variante della scrittura araba. In seguito sotto l’Unione Sovietica ci fu un periodo di latinizzazione (1920-1930) e si passò ad un alfabeto latino modificato (in uso dal 1927 al 1940), che venne poi abbandonato in favore del cirillico, oggi in uso anche nella provincia mongola di Bayan-Ölgii. La scrittura araba si utilizza ancora in Cina, Iran, ed Afganistan, mentre diverse forme di alfabeto latino vengono usate dai kazaki emigrati nei paesi occidentali o in Turchia.

Il Presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev, ha deciso che, dopo una fase preliminare già in corso, il Paese tornerà all’uso dell’alfabeto latino e per la fine del 2017 sarà stabilito uno standard per i diacritici necessari. A partire dal 2018 si passerà alla preparazione dei docenti, con la riforma che dovrebbe essere completata per il 2025.

Alcuni osservatori vedono in questo cambiamento anche un significato politico e la volontà di marcare la differenza con Mosca dopo che, nel 2014, il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin aveva definito il Kazakistan parte del mondo russoIn precedenza, subito dopo la sua indipendenza, anche il Turkmenistan era passato all’alfabeto latino.

Ne parlano Deutsche Welle ed EurasiaNet.

 

Immagine da Wikimedia


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