La mucca è caduta ma non è morta

Il lato oscuro degli «host club»

Il lato oscuro degli «host club»

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Sul Foreign Correspondents’ Club of Japan, David McNeill scrive degli «host club».

Tra gli incarichi obbligatori per i nuovi corrispondenti stranieri a Tokyo c’è la visita a un host club, dove personale giovane e attraente soddisfa i capricci delle clienti, vendendo l’illusione di una relazione romantica e alcolici a prezzi fuori mercato. I club, che fanno parte della scena notturna giapponese del mizushōbai, “commercio dell’acqua” fin dagli anni Sessanta, sono colorati e numerosi e sono diventati persino una tappa turistica. Ma se ci fosse qualche dubbio, l’industria è affetta da un grottesco sfruttamento.

Gli host club non sono a poco prezzo e McNeill racconta come delle giovani donne siano state indotte alla prostituzione per pagare i debiti contratti nel club.

Sullo stesso argomento, Justin McCurry.


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