Su suggerimento e a cura di @Kennedia rubicunda
Il 3 e 4 marzo si è svolto a Roma il convegno dal titolo “Il Paesaggio come sfida”, al quale hanno partecipato non solo paesaggisti e architetti coinvolti direttamente nel progetto del paesaggio, ma una variegata pluralità di figure quali agronomi, politici, sociologi, filosofi, che dai loro rispettivi campi di studio hanno coralmente denunciato la crisi del paesaggio non come un effetto ma una concausa della crisi economica e sociale in corso.
In Italia si rileva la mancanza di un discorso serio e condiviso sul Paesaggio, che del resto, com’è stato ironicamente sottolineato citando la difficoltà delle agenzie stampa ad inserire la notizia in una categoria, è se non sconosciuto, ascritto alla sfera del voluttuario o confuso con l’ambiente e il discorso ecologista.
“Ma quanto costa non fare progetti di paesaggio?” si chiede il Prof. Franco Zagari, curatore del convegno.
In questa intervista all’altro curatore, il Prof. Fabio di Carlo, si anticipa per grandi linee quanto poi detto nei due giorni del convegno.
In questo articolo di qualche giorno fa, slegato dal convegno ma inerente al tema, si riferisce l’avanzata dei boschi incolti in Italia, che lungi dall’essere una buona notizia è sintomo di una mancata gestione delle risorse boschive nazionali.
Immagine da pixabay
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