Su suggerimento di @Kastellorizzo.
Maurizio Ambrosini su La Voce dà notizia di un nuovo accordo dell’Unione Europea con il Niger sulla gestione dei flussi migratori.
Mentre nel Mediterraneo il conteggio delle vittime accertate nel 2016 ha raggiunto la cifra di 4.724 persone, il 15 dicembre a Bruxelles, a margine del vertice europeo a cui ha partecipato per la prima volta il nuovo premier Gentiloni, è stato siglato un accordo con il Niger: 610 milioni di nuovi aiuti. Istruttiva la motivazione ufficiale: “eccellente la sua cooperazione in materia di lotta all’immigrazione irregolare e la sua determinazione ad agire contro le organizzazioni criminali dei trafficanti e contro la corruzione”. La Commissione europea il giorno prima aveva dichiarato che il Niger, paese chiave delle rotte dall’Africa Occidentale verso la Libia, aveva ridotto del 98 per cento il passaggio di migranti e profughi tra maggio e novembre
Ambrosini sostiene che questo accordo sia figlio degli umori elettorali e che non si curi dei riflessi negativi sui migranti stessi:
Indubbiamente va nel senso della domanda oggi percepita come prevalente negli elettorati europei. Ma segna un passaggio pericoloso, perché definisce senza mezzi termini come migranti irregolari tutte le persone che attraversano il Niger. In questo modo, dà ragione alle forze che in Europa da tempo etichettano come clandestini i profughi provenienti dall’Africa, addirittura sostenendo che in Africa non ci sono guerre e dunque neppure persone meritevoli di protezione umanitaria.
Immagine da Wikimedia Commons
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