Su suggerimento di @cocomeraio.

Mai fatto è la parola chiave in questa storia: venti anni fa un gruppo di ragazzi dell’area dei centri sociali, autodefinitesi collettivo Luther Blisset si divertiva a burlare i media diffondendo notizie inventate, da Naomi Campbell a Bologna, alla scomparsa di artisti inesistenti, agli scimpanzè che esponevano alla Biennale. Incredibili bufale che venivano regolarmente riprese da stampa e TV.
Dopo un po’ concentrarono la loro inventiva sulla narrativa, pubblicando il loro primo romanzo Q.
Oggi gli ex Luter Blisset diventati Wu ming ospitano sul proprio blog Giap la storia di un loro emulo, Mirko Zeppellini alias John Kaylin, alias John Micheal Kane che ha fatto credere a stampa, istituzioni ed associazioni di esuli istriani che avrebbe realizzato un kolossal sulle foibe “con 152 ruoli, uno dei più grandi film corali della storia oltre migliaia di comparse” giovandosi dell’apporto di artisti che vantavano 12 vittorie e 30 candidature all’Oscar.
L’articolo fa parte di una controversa campagna dei Wu Ming contro “il giorno del ricordo” e in generale su come vengono narrate le vicende del confine orientale (vedi anche qui). La cosa da sottolineare però è che i media italiani (così come it.wikipedia), non immunizzati neppure da esperienze ridicole continuino a pubblicare ogni comunicato stampa, non importa quanto inverosimile.

Immagine da Wikimedia Commons.

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