A cura di @Yoghi e @D (modificato).
Un articolo della BBC spiega che la crisi umanitaria in Venezuela ha portato a una delle più imponenti migrazioni di massa della storia dell’America del Sud. Mentre il presidente Maduro accusa Usa e UE di condurre una Guerra economica di carattere imperialista contro il Venezuela, i suoi oppositori affermano che sono state le politiche economiche del governo a ridurre il Venezuela allo stato attuale, nonostante il paese disponga delle più grandi riserve provate di petrolio al mondo (cioè di riserve sfruttabili commercialmente con la tecnologia attuale).
L’articolo racconta il collasso dell’economia venezuelana:
Quattro Venezuelani su cinque vivono in stato di povertá. La popolazione deve restare in fila per ore per comprare cibo. Mancano le medicine e l’inflazione è al 82%.
Chi puó scappa. L’ Onu stima che 2,3 milioni di persone, il 7% della popolazione, abbiano lasciato il paese. Piú di un milione sono arrivati in Colombia negli ultimi 18 mesi.
Molti di loro sono arrivati attraverso il Ponte Internazionale Simon Bolivar.
La politica economica del Venezuela è stata duramente criticata da Jason Mitchell in un articolo dello Spectator, che ne attribuisce il fallimento all’implementazione di misure di ispirazione socialista.
Socialist principles are at stake: if the economy will not behave, issue edicts. If money is short, then borrow — or print — more of it. If prices are rising, enforce price freezes. Venezuela is imposing a huge version of ideas that Corbyn has been proposing in miniature. The world can now see the results.
Immagine da Wikimedia.
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