Su Repubblica, Riccardo Luna sul perché nessuno parli del processo Assange:
Il punto non è essere già convinti della colpevolezza o dell’innocenza di Assange, il punto è potersi informare: per esempio pare che nel processo sia emerso che ai tempi non ci fu nessun furto delle password del Pentagono per trafugare i documenti, ma il soldato Chelsea Manning, che aveva accesso alla rete dove erano custoditi, li aveva scaricati e trasmessi per conto suo; e pare che non fu Wikileaks il primo sito a pubblicarli, ma un altro, due giorni prima, e che a costoro il governo americano non ha mai chiesto di rimuoverli.
“Perché allora non ne parliamo? Di chi abbiamo paura?”, si chiede il giornalista.
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