Su suggerimento e a cura di @jeby
A Settembre del 2015 scoppiava lo scandalo dieselgate relativo all’utilizzo da parte di Volkswagen di defeat device per truccare le emissioni dei suoi motori diesel in fase di omologazione, sia in Europa che negli Stati Uniti.
In Europa la KBA (la motorizzazione tedesca) ha confermato che il Gruppo VAG è l’unica casa automobilistica ad aver utilizzato questo trucco, e intanto si prende tempo per approvare la soluzione tecnica proposta dalla stessa Volkswagen, ritardando di fatto l’inizio dei richiami con l’obiettivo di accertarsi che la soluzione proposta funzioni sul serio. In Italia stanno arrivando delle lettere di richiamo, mentre in Francia il Ministero dell’Ambiente si è attivato per condurre test su molte vetture anche di altri marchi.
In USA il New York Time fa un bel riassunto della vicenda, mentre il Sole 24 Ore ci aggiorna su cause miliardarie intentate da investitori internazionali o dalla “Federal Trade Commission” per pubblicità ingannevole, e anche alcuni concessionari americani sembrano essere pronti a far causa alla casa madre.
Immagine da Flickr
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