Su suggerimento di @HugoFiala.
Su Che Fare troviamo un estratto dal saggio di Massimiliano Nicoli, L’etica del lavoro intellettuale e lo spirito del capitalismo contenuto nell’ultimo numero di “Aut Aut. Intellettuali di se stessi. Lavoro intellettuale in epoca neoliberale”.
“Sappiamo che la visibilità – intesa innanzitutto come visibilità del proprio “profilo” sul mercato del lavoro e delle professioni intellettuali – costituisce la vera retribuzione di quel lavoro gratuito che tiene in piedi interi comparti come quelli dell’università, del giornalismo, dell’editoria, e non solo: il reputation management e l’accumulo di “capitale relazionale”, utili a guadagnare un posizionamento di alta visibilità personale, soprattutto nei social network, sono considerati, più in generale, come leve strategiche nell’ambito delle pratiche di organizzazione e gestione di impresa.”
Per rendere la cosa più concreta, con questo articolo strutturato come un vecchio librogioco potete divertirvi a scegliere l’ipotesi più vicina al vostro carattere e scrivere così la vostra biografia di aspirante intellettuale.
Immagine da pixabay.
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