A cura di @Humù
Sul sito Diritto dell’Informatica Luigi Dinella fa il punto sul controllo a distanza dei lavoratori in seguito al decreto attuativo 151/2015 del Jobs Act, confrontandolo col precedente Statuto dei lavoratori.
Con la nuova normativa […] le limitazioni alla discrezionalità del datore non si applicano per l’utilizzo degli strumenti che il lavoratore impiega per rendere la prestazione lavorativa (come possono esserlo computer o smartphone aziendali) […] il datore potrebbe porre in essere unilateralmente (senza previo accordo con le rappresentanze sindacali) delle tipologie indirette di controlli a distanza […] con il solo limite del rispetto delle prescrizioni del codice della privacy.
Immagine da Flickr
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