A cura di @cocomeraio.
Sul Fatto Quotidiano, Davide Turrini ricorda il direttore d’orchestra José Antonio Abreu, che a metà degli anni ’70 fondò, in un garage assieme a undici giovani musicisti, una sorta di utopico progetto pedagogico basandosi sulla storia e la pratica della musica sinfonica.
Ogni città un coro e un’orchestra. Ogni ragazzino uno strumento musicale da imparare a suonare. El sistema ha ricevuto così negli anni finanziamenti da ogni tipo di governo, conservatore e di sinistra, succedutosi nei decenni successivi alla sua nascita. “La musica trasforma le diversità in speranza, ogni sfida in azione, i sogni in realtà”, ha spiegato più volte Abreu. Anche se El Sistema non è stato esente da critiche
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